Calligraphy cut per dare volume ai capelli fini

Si chiama “calligraphy cut” e può essere considerato l’evoluzione del taglio sfilato, ideale per dare movimento e volume ai capelli fini. Ma qual è la differenza fra il calligraphy cut e il taglio sfilato? L’obiettivo, infatti, è lo stesso: sfoltire in modo mirato, così da dare volume.

 

La differenza la fa lo strumento, una sorta di penna affilata molto simile al rasoio dei barbieri, “inventata” dal parrucchiere tedesco Frank Brormann, che con il calligraphy cut riesce a tagliare i capelli senza forbici. L’idea, racconta, gli era venuta dai fiori recisi, che vengono tagliati in diagonale per aumentare la superficie di contatto con l’acqua. Analogamente, questo pennino-rasoio viene tenuto dal parrucchiere con un’inclinazione di circa 21 gradi. In questo modo, la punta del capello tagliato ha una superficie più ampia e può assorbire meglio i prodotti nutrienti e texturizzanti. Inoltre, questo tipo di taglio crea movimento proprio a partire dalle punte, è un taglio facile da mantenere anche a casa, per un effetto “spettinato chic” che spopola anche su instagram (cercare... per credere!). Insomma, per il primo appuntamento del nuovo anno con gli hair stylist di Pistolesi Group, salone di parrucchieri in centro a Firenze, perché non provare questa nuova tendenza?

A chi sta bene il calligraphy cut? A chi ha i capelli fini e lisci, certamente, ma non solo. L’unica vera controindicazione è per i capelli molto ricci o crespi. Così come questo tipo di taglio non è adatto per le pettinature “di precisione”, come i caschetti classici o le frange, dove le forbici restano insostituibili.